L'analisi del sangue è, in un certo senso, un grande contenitore che al suo interno comprende una moltitudine di controlli.
La sua prescrizione è utile e propedeutica, per la prevenzione o la cura di tantissime patologie o disturbi. Questo accade perché la valutazione della composizione del nostro sangue (e tutto ciò che gravita attorno a lui) è fondamentale: è lì che sono contenuti i codici segreti della nostra salute.
Un controllo globale tramite analisi del sangue, serve anche per verificare che una certa cura, di qualsiasi natura, stia procedendo nel verso giusto o stia provocando effetti collaterali per via dell'utilizzo di farmaci.
L'esame consiste nel prelevamento, da una vena del braccio, di una minima quantità di sangue; l'intervento di prelievo sanguigno viene eseguito attraverso strumenti sempre più efficaci e indolori.
Ad esempio, adoperando le siringhe usa e getta: sono state realizzate non solo per una questione di igiene e praticità, ma anche per ridurre il dolore e la paura che ne scaturisce.
A seconda del numero di analisi, verrà prelevato un campione di sangue consono: ad ogni modo, però, la quantità è davvero minima e ciò limita le conseguenze della fase "preparatoria" alle analisi.
Diventa necessario, infatti, che il paziente giunga in laboratorio a stomaco vuoto: questo per evitare che il consumo di cibi e bevande possa alterare i valori che invece, nel caso contrario, sono quelli reali.
Per questo, l'esame viene effettuato la maggior parte delle volte di mattina: in questo modo tutte le sostanze, dagli zuccheri ai grassi passando per le proteine, hanno avuto il tempo di essere smaltite.
Per far sì che l'esame del sangue si svolga nella maniera corretta, e che i risultati siano attinenti alla realtà corporea, bisogna osservare alcune regole di "buona condotta".
Essere a digiugno da almeno 8-12 ore ed evitare, oltre a cibi e bevande, anche alcol, caffè e fumo.
L'acqua può essere bevuta, ma in piccole quantità.
I giorni prima delle analisi del sangue, si deve seguire una dieta equilibrata come calorie e come apporto di nutrienti.
Evitare l'uso di farmaci, in quanto possono provocare effetti collaterali e alterazione dei valori.
Limitare al massimo, o evitare del tutto, l'attività fisica nelle 8-12 ore precedenti l'esame - è stato verificato che provoca variazioni delle attività enzimatiche.
Migliorare la postura, perché passando dalla posizione supina alla posizione eretta si verificano modifiche al volume plasmatico e la concentrazione di elementi come calcio, fosforo, magnesio, ferro, trigliceridi e colesterolo.
Pur risultando variabili, gli effetti del cambio posturale possono incidere sui risultati finali: si consiglia quindi di mantenere la posizione a sedere per circa 15 minuti prima del prelievo.
